La lipostruttura è una tecnica di liposuzione autologa e si basa su uno dei comandamenti fondamentali della chirurgia plastica ovvero viene prelevato adipe da depositi di grasso in sedi non gradite, ad esempio addome, cosce e glutei per donarlo ad altre zone del corpo che possono migliorare con un aumento di volume.
Questa tecnica è utile per aumentare il seno, evitando un intervento di mastplastica con innesto di protesi e, allo stesso tempo, rimodellare cosce e glutei dando più volume a polpacci e sedere. E’ un esempio tipico: prelevarlo dalle coulottes de cheval, i depositi localizzati in posizione esterna sotto i glutei; alle cosce, cicciottelle; e ancora alle caviglie, per tante donne mai abbastanza sottili.
L’adipe, come detto, può essere ridistribuito anche ai polpacci o al sedere, per renderlo più “tondo”, riuscendo quindi a realizzare due cose in una singola operazione. Nel caso delle gambe, l’affinamento di questa tecnica ha ridotto le indicazioni all’uso di protesi per i polpacci (fino a qualche anno fa erano l’unica strada per aumentarne il volume) con un miglioramento di altre parti della gamba e un risultato globale più armonioso.
La procedura
La lipostruttura viene realizzata in un unico intervento, che comporta tre passi differenti:
Primo step
Si preleva con una lipoaspirazione tramite cannule in acciaio inox (le stesse della liposuzione), realizzata con modalità “dolce” e poco traumatica, una certa quantità di tessuto adiposo da una parte del corpo in cui è naturalmente presente in quantità eccessiva. Nel caso delle gambe, si potrebbe trattare delle coulottes de cheval e delle cosce, ma anche dei piccoli depositi che, soprattutto dopo i 40 anni, si trovano sopra le ginocchia, all’interno, e che sono presenti anche in donne dal peso forma. Si praticano incisioni minime, di 2-4 mm, che si utilizzano per inserire piccole cannule aspiranti.
Secondo step
Il grasso così ottenuto viene centrifugato e depurato, in modo da eliminarne le componenti inutili e tenere solo il meglio, per favorire l’attecchimento di quanto ci si appresta a trasferire.
Terzo step
il grasso così ottenuto viene iniettato tramite aghi e piccole cannule nei tessuti di cui si vuole aumentare il volume. Oltre a fare un effetto filler, cioè di rimpolpamento, il grasso attiva nei tessuti un processo di rigenerazione e stimolazione, che ne migliora anche esteticamente il tono e l’elasticità. Questo avviene perché il nostro grasso, come molti studi hanno dimostrato, è ricco di cellule staminali, cioè in grado di stimolare e rivitalizzare i tessuti in cui vengono impiantate.
Il trasferimento di grasso dà semplicemente luogo a lividi e gonfi ore, che regrediscono spontaneamente in 7-10 giorni. A seconda della forma dei polpacci, degli obiettivi e della quantità di grasso disponibile, si individuano i punti in cui è opportuno iniettare il grasso.“Il grasso trasferito può in parte riassorbirsi, di conseguenza di solito si procede con un’ipercorrezione, con possibilità di un’integrazione a distanza di alcuni mesi.
Il limite di questa tecnica è rappresentato ovviamente dalla mancanza di grasso. Quelle pazienti che non possiedono accumuli adiposi devono ricorrere all’impianto di protesi, dispositivi in silicone simili a fusi, che vengono inserite superficialmente rispetto ai muscoli attraverso una piccola incisione posta nella piega posteriore del ginocchio.
La lipostruttura è invece indicata per persone in peso forma o in lieve sovrappeso e punta semplicemente alla ridistribuzione del grasso. Quando il tessuto adiposo è decisamente in eccesso, invece, si ricorre a lipoaspirazioni più impegnative sia in sede operatoria sia per quanto riguarda la convalescenza. Nel caso della lipostruttura, le incisioni nella sede donatrice vengono chiuse con un punto di sutura e su tutta l’area in cui è avvenuta la lipoaspirazione si applica una medicazione lievemente compressiva, in modo da favorire l’adesione dei tessuti di rivestimento ai nuovi volumi.
Effetti indesiderati
questa procedura deve essere effettuata da un medico esperto e realizzata in una struttura adeguatamente attrezzata. Avere più di un zona trattata, o una grande area trattata, può aumentare il rischio di complicanze durante o dopo la procedura.
Effetti indesiderati comuni sono:
- gonfiore temporaneo localizzato, ecchimosi, dolore, intorpidimento intorno alle zone trattate.
- Irritazione e cicatrici intorno ai siti di incisione, dove sono state inseriti i cannule.
- Pelle increspata: la cute solitamente si e rientra dopo pochi mesi. Ma in alcune persone la pelle può rimanere un po ‘allentata.
Effetti Meno comuni:
- Cambiamenti di colore permanenti nella pelle.
- Superficie della pelle irregolare nella zona trattata.
- Danni ai nervi e alla pelle che comprende necrosi dei tessuti
Chi non è idoneo
Alcune condizioni di salute possono impedire ai pazienti di essere dei candidati idonei alla lipostruttura, ad esempio le persone che presentano malattie croniche come il diabete e l’ipertensione. Gli individui che hanno un sistema immunitario compromesso, che soffrono di cattiva circolazione del sangue, malattie cardiache, o malattie polmonari non dovrebbero essere sottoposti a nessun tipo liposuzione.
Il costo
I prezzi di una lipostruttura variano da 4000 a 10000 euro a seconda della quantità di zone da trattare e dal professionista che esegue l’operazione.